Piattaforme di trading online, c’è gran fermento sulle criptovalute
Dopo un 2017 che è stato all’insegna del rally delle quotazioni per le monete virtuali, il nuovo anno sarà con ogni probabilità caratterizzato dal rafforzamento dell’offerta in criptovalute da parte dei broker online.
Goldman Sachs pronta a lanciare in estate una trading room sulle criptovalute?
Basti pensare che, in base ad indiscrezioni non confermate sulle piattaforme di trading online come quelle recensite su https://www.investireinborsa.me/piattaforme-di-trading/ , anche colossi del calibro di Goldman Sachs sarebbero interessati a sviluppare ed a lanciare nel corso del 2018, forse in estate, una nuova piattaforma di negoziazione in monete virtuali, ovverosia una vera e propria trading room che è specializzata nelle criptomonete.
Se le indiscrezioni saranno confermate, allora da Goldman Sachs ad altri colossi bancari il futuro per il trading nelle criptovalute sarebbe roseo non solo per l’attività di brokeraggio in termini di utili e di ricavi, ma anche per i clienti a partire da quelli privati che, in questo modo, potrebbero accedere a servizi tali da offrire i migliori standard di sicurezza per operare.
L’eventuale ingresso di Goldman Sachs nel mondo delle criptovalute rappresenterebbe infatti una vera e propria rivoluzione per il trading online regolamentato sulle monete virtuali.
E questo perchè ad oggi gli exchange operano privi di autorizzazione ed abilitazione da parte delle Autorità di Borsa visto che il Bitcoin, Ripple, Ethereum Classic, Bitcoin Cash, Monero, Litecoin, NEO, Dash, Ethereum e le altre criptovalute non vengono considerate come degli asset su cui investire se non in maniera indiretta così come avviene, ad esempio, sulle Borse di Chicago Cboe e Cme con i futures sulla criptovaluta più capitalizzata.
In accordo con quanto è stato riportato recentemente da Bloomberg.com, ad oggi Goldman Sachs, che è una delle più grandi banche d’affari del mondo, sembra essere l’unico grande gruppo bancario che, anche se con le dovute cautele, guarda con estremo interesse al mondo delle criptovalute al punto da pensare ad avviare un progetto per la creazione di un apposito trading desk.
Criptovalute, il Bitcoin di nuovo sulle montagne russe
Intanto tra le criptovalute il Bitcoin, dopo il crollo alla vigilia di Natale da quasi 20 mila a 11 mila circa contro il dollaro, prima è risalito fino a quasi 17 mila contro il biglietto verde, e poi è nuovamente sceso in area 13 mila in scia all’intenzione, da parte della Corea del Sud, di chiudere o comunque di limitare l’operatività degli exchange, ovverosia delle piattaforme dove vengono scambiate le monete virtuali.
Nel dettaglio, sulle criptovalute la Corea del Sud non solo vuole rafforzare la vigilanza, ma vuole pure evitare che sulle piattaforme di scambio vengano aperti account anonimi. In questo modo, secondo le Autorità del Paese, le attività speculative sulle criptovalute potranno essere contrastate.
Inoltre, il Governo di Seul ha ribadito che sulle monete virtuali i prezzi possono far registrare delle fluttuazioni drastiche e tali da causare perdite anche ingenti. Così come l’Esecutivo sudcoreano, senza tanti fronzoli, ha pure ricordato ed avvertito che ‘le criptovalute non costituiscono denaro legale’.
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