Spesso capita di aver necessità di dover ristrutturare la nostra casa, ma di avere a disposizione poco denaro per farlo. Gli immobili infatti con il trascorrere del tempo e l’uso si consumano, si usurano e invecchiano, hanno bisogno di essere ristrutturati per poterci permettere di vivere al meglio. Oppure a volte è necessario sistemare una casa appena acquistata o in affitto prima di andarci a vivere. O cambiano semplicemente le esigenze di vita e quindi è necessario modificare l’assetto di casa.
In questi casi le banche ci vengono incontro con il mutuo ristrutturazione, pensato ad hoc per questo scopo, per permetterci di affrontare queste spese con maggiore respiro.
In questa breve guida vedremo come funzionano e come si fa a richiedere i mutui ristrutturazione.
Come funziona il mutuo ristrutturazione prima casa?
Il mutuo di ristrutturazione è un finanziamento concesso dalla banca che permette di ricevere sul conto del richiedente la quantità di soldi inizialmente pattuita con l’istituto bancario per eseguire dei lavori di ristrutturazione, adeguamento o miglioramento del proprio immobile.
La somma può essere consegnata interamente in un’unica soluzione o ogni saldo avanzamento lavori (SAL). È necessario poi restituire questi denari rimborsando la somma nel medio-lungo periodo con delle rate che possono essere fisse, variabili o miste, secondo le possibilità economiche di chi richiede il mutuo.
Se si richiede un mutuo ristrutturazione prima casa, si possono avere delle detrazioni fiscali, come detrarre dall’IRPEF una percentuale degli interessi passivi e degli oneri accessori pari al 19% dell’importo speso, oltre a sfruttare i bonus fiscali che sono previsti per legge.
La detrazione è ammessa solo se la stipula avviene massimo 6 mesi prima dell’inizio dei lavori o entro i successivi 18 mesi dall’avvio degli interventi.
Quali tipologie di mutui ristrutturazione esistono?
Esistono diversi tipi di mutui ristrutturazione a cui è possibile accedere e si differenziano per l’entità dell’importo richiesto. Quelli richiesti più spesso sono principalmente tre, per:
- Interventi di manutenzione ordinaria, per lavori di piccola entità e semplici, come la piccola manutenzione periodica che permette di mantenere l’immobile in buono stato. In questa categoria rientrano ad esempio la tinteggiatura, l’adeguamento degli impianti e alcune modifiche nell’arredamento
- Interventi di manutenzione straordinaria, per lavori di entità più grossa, come ad esempio quelli con portata strutturale, come il rifacimento o la modifica di muri (non perimetrali) e scale, migliorare l’efficienza energetica o la sostituzione degli infissi
- Grandi opere di ristrutturazione edilizia, per lavori di grossa entità che prevedono modifiche importanti all’immobile per cambio di metratura, volumi e di dimensione, per modifiche che ne variano l’aspetto.
Esistono inoltre 3 tipologie di tassazione per il mutuo per ristrutturazione, a tasso fisso, variabile o misto e può ricoprire fino all’80% del valore dell’immobile.
La durata del mutuo può andare dai 5 ai 30 anni. L’importo totale richiesto può essere erogato in diversi step nel tempo che seguono le fasi dell’avanzamento dei lavori oppure in un’unica soluzione. Solitamente la metodologia dell’erogazione in vari step viene richiesta quando i lavori sono di grossa entità e prevedono tempi lunghi di realizzazione.
Quanto posso chiedere di mutuo per la ristrutturazione?
Con il mutuo ristrutturazione per la casa si può richiedere fino all’80% del valore finale di mercato che avrà l’immobile coinvolto, una volta finiti i lavori.
Quali lavori rientrano nel mutuo ristrutturazione?
In questo periodo molti dei lavori di ristrutturazione rientrano nei cosiddetti Bonus Casa 110% o Superbonus, cioè che presentano importanti detrazioni fiscali conteggiate in base alle spese effettuate. Nel Superbonus 110% rientrano alcuni interventi di efficientamento energetico e di consolidamento anti-sismico e prevede una detrazione appunto del 110% della spesa sostenuta.
I mutui ristrutturazione casa si possono richiedere per lavori di adeguamento, ampliamento o miglioramento dell’immobile. Da piccoli lavori come la ritinteggiatura alla sostituzione degli infissi fino ad arrivare all’aumento di mq e lo spostamento di muri.
Come avere un mutuo per ristrutturazione
Il primo step fondamentale per trovare il mutuo per la ristrutturazione adatto a noi e richiedere diversi preventivi a diverse banche, così da avere le migliori condizioni possibili per i nostri bisogni. SI possono consultare anche le banche online.
Una volta trovato il mutuo che più ci soddisfa e più vantaggioso per noi, dobbiamo consegnare la domanda di mutuo ristrutturazione e tutti gli allegati necessari e i documenti tecnici, che possono variare da un istituto bancario all’altro e in base alla somma richiesta e quindi alla tipologia di mutuo che scegliamo.
Il documento generalmente richiesti per la manutenzione ordinaria è il preventivo della ditta esecutrice dei lavori; per la manutenzione straordinaria, oltre al preventivo della ditta, anche la domanda di autorizzazione edilizia rilasciata dal comune; per le grandi opere invece è necessario presentare tutti i permessi per l’esecuzione del progetto correlati di ricevute di pagamento di oneri e contributi dovuti al comune di appartenenza dell’immobile.
Per questi ultimi lavori sono necessari il disegno del progetto, il permesso di costruire, la DIA (denuncia di inizio attività) o SCIA (la segnalazione certificata di inizio attività) corredate di allegati e relazioni tecniche, oltre al preventivo dell’impresa che eseguirà i lavori.
Ovviamente l’istituto bancario richiede anche i documenti relativi all’immobile, come il contratto d’acquisto con l’atto notarile, o l’atto di successione… i dati catastali, la certificazione energetica, le planimetrie.
La banca scelta richiede altra inoltre la situazione reddituale del richiedente, i documenti personali del richiedente, carta d’identità, stato di famiglia e certificato di matrimonio.
Ci sono mutui che coprono solo l’80% dell’acquisto della casa, mentre ci sono altri mutui, mutuo acquisto e ristrutturazione al 100% che coprono sia la quota per l’acquisto che la quota per i lavori di ristrutturazione. Però in questo caso la quota per i lavori di ristrutturazione non deve superare i 50 mila euro.
Come ottenere un prestito per ristrutturazione
Dopo la stipula del mutuo ristrutturazione, la cifra pattuita può venire depositata interamente sul conto corrente del richiedente o in tranche. I tempi di rimborso variano dai 36 mesi ai 120 con rate mensili di importo costante, comprensive anche della quota capitale e della quota interessi.
Chi può richiedere il mutuo ristrutturazione casa
Questo tipo di mutuo può essere richiesto da chi è proprietario dell’immobile, sia esso prima o seconda casa, con tutti gli scopi sopra elencati: ristrutturare, ampliare o migliorare.
Quali banche concedono il mutuo per la ristrutturazione?
Di seguito un elenco delle banche che concedono il mutuo ristrutturazione casa: BPER Banca, Banca Sella, Banca Carige, BTL, Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare Pugliese, Banca del Monte di Lucca, Banca di Credito Popolare, Credem Banca, Deutsche Bank, Banco di Sardegna, BNL Gruppo Paribas, BCC Credito Coperativo, CheBanca, EmilBanca, Intesa San Paolo, Unicredit e tanti altri.
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