Secondo la legge italiana 104/1992, i diabetici hanno diritto ai benefici se lo stato di invalidità personale è superiore al 41%.
La richiesta alla legge 104 è soggetta all’accertamento dell’effettivo stato di invalidità e comunque resta sempre a discrezione della Commissione Medica che esaminerà il singolo caso.
La percentuale di invalidità per i diabetici è stabilita sulla base della gravità della patologie e annesse complicanze.
Tabella dei codici con percentuale di invalidità
Codice 9309: diabete mellito di tipo 1° oppure 2 con complicanze micro macroangiopatiche (percentuale minima 41% – percentuale massima 50%)
Codice 9310: diabete mellito insulino dipendente o con crisi frequenti ipoglicemiche anche se in terapia (percentuale minima 51% – percentuale massima 60%)
Codice 9311: diabete mellito con conseguente nefropatia e/o retinopatia grave, emorraggie vitreali e arteriopatia ostruttiva(percentuale minima 91% – percentuale massima 100%)
In base al codice di appartenenza, il soggetto diabetico può ricevere una determinata percentuale di invalidità ed aver riconosciuto l’assegno mensile. Ovviamente, è la commissione Medica che dovrà stabilire caso per caso, sia se concedere la pensione sia il suo ammontare.
Come fare la richiesta di invalidità per diabete mellito
Il primo passo è quello di accertarsi che ci sia una diagnosi di diabete effettuata da un medico. Successivamente, rivolgendosi al proprio medico di base, si dovrà richiedere il certificato che attesta la patologia diabetologica.
Il certificato va poi inviato all’istituto INPS di appartenenza per via telematica.
Quando l’Inps ha ricevuto il certificato, sarà possibile presentare la domanda per invalidità. La domanda può essere inoltrata direttamente dalla persona interessata o in alternativa è possibile rivolgersi al CAF di fiducia o ad un patronato.
La domanda inviata, darà inizio alla procedura di verifica che stabilirà una visita medica, dove la commissione, effettuata la visita e realizzato il verbale, attesterà o meno l’invalidità.
Il diabetico che si vede rifiutare la pensione (accertata patologia), può comunque contestare l’esito del verbale presentando un ricorso entro 6 mesi dalla data di notifica.
Consigliamo pertanto di rivolgersi prima al proprio medico di fiducia per comprendere se ci sono i presupposti di una possibile invalidità e di farsi seguire da un CAF per tutta la procedura al fine di ottenere (qualora ci siano i presupposti), i benefici della legge 104/1992.
Sommario
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