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Come diventare investigatore privato

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La professione di investigatore privato, grazie ai numerosi polizieschi televisivi, è diventata una tra le carriere più affascinanti e richieste anche in Italia.

Nella nostra penisola, purtroppo, non esiste un censimento ufficiale delle agenzie investigative attive, ma si stima che gli investigatori privati siano circa 3.000, la maggior parte dei quali opera a Roma, Milano e Napoli.

Quasi tutti i professionisti di questo settore hanno ottenuto la loro licenza con le regole del vecchio ordinamento risalente addirittura al 1931, ormai superato da una mini – riforma di un paio di anni.

In questa guida scopriremo come diventare un’investigatore privato e inoltre analizzeremo le sue attività principali, la formazione necessaria e cosa serve per aprire un’agenzia privata

Quali servizi svolge

In base alle sue capacità e preferenze lavorative, o a volte anche economiche, l’investigatore privato può svolgere diverse attività, come per esempio:

investigazioni in ambito privato, in questo caso s’intende delle informazioni richieste dal privato per una sua tutela in sede giudiziaria;

investigazioni in ambito aziendale, cioè le richieste fatte da enti pubblici e privati, vale a dire da società anche senza personalità giuridica, al fine di tutelare un proprio diritto in sede giudiziaria;

indagini in ambito commerciale, tutte quelle richieste del commerciante al fine di determinare, pur a livello contabile, gli ammanchi e le differenze inventariali, anche mediante informazioni reperite direttamente presso l’esercizio commerciale;

indagini in ambito assicurativo, queste sono le richieste da qualsiasi avente diritto, per la propria tutela in sede giudiziaria, relativamente alla dinamica di sinistri stradali e sul lavoro, oppure da società assicurative per una loro tutela da eventuali frodi;

indagini difensive, queste sono finalizzate alla ricerca di elementi di prova da utilizzare nel contesto del processo penale;

attività previste da leggi speciali o decreti ministeriali, caratterizzate dalla stabile presenza di personale dipendente presso i locali del committente.

Cosa serve per diventare investigatore privato

Quando venne scritto il primo ordinamento relativo a questa occupazione, dobbiamo pensare che era il 1931, quindi era sufficiente non essere analfabeti, avere la fedina penale pulita e aver maturato esperienza come appartenente alle forze dell’ordine o lavorando in un’agenzia investigativa.

Oggi l’aspirante investigatore privato deve curare molto di più la propria formazione: deve infatti essere laureato, aver fatto un triennio di praticantato e aver frequentato corsi di aggiornamento.

Lo stesso decreto ha stabilito una distinzione tra investigatore privato titolare di istitutoinvestigatore autorizzato dipendenteinformatore commerciale titolare di istituto e informatore autorizzato dipendente, riconoscendo così di fatto la figura dell’investigatore dipendente, che prima giuridicamente era un profilo privo di riconoscimento e di autonomia.

Dipendente o indipendente?

Più nel dettaglio, per legge un investigatore privato dipendente deve essere in possesso di un diploma di scuola media superiore, aver svolto almeno tre anni di pratica continuativa e costante come collaboratore presso un investigatore privato titolare di istituto autorizzato in ambito civile da almeno cinque anni e aver partecipato a corsi di perfezionamento teorico e pratico nell’ambito delle investigazioni private a indirizzo civile organizzati da università o da centri di formazione professionale riconosciuti e accreditati presso il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza oppure aver svolto attività di indagine nei reparti investigativi delle Forze di Polizia per almeno cinque anni e aver lasciato il servizio da almeno quattro anni, ovviamente senza demerito.

Per diventare investigatore privato titolare di istituto, invece, i candidati devono essere in possesso di un titolo di laurea almeno triennale in Psicologia a Indirizzo Forense, Scienze Politiche, Giurisprudenza, Economia, Sociologia, Scienze dell’Investigazione o corsi di laurea equivalenti.

Devono poi avere effettuato un periodo di almeno tre anni di pratica come dipendente presso un investigatore privato autorizzato da almeno cinque anni, che deve dare un parere positivo sul periodo di collaborazione.

Infine, gli aspiranti investigatori privati titolari di istituto devono aver partecipato a corsi di perfezionamento in materia di investigazioni private organizzati da enti riconosciuti e autorizzati dal Ministero dell’interno.

Anche in questo caso questi requisiti di capacità tecnica non sono richiesti agli ex appartenenti alle forze dell’ordine che abbiano lasciato il servizio senza demerito da almeno quattro anni.

Aprire un’agenzia investigativa

Per aprire un’agenzia investigativa in Italia bisogna ottenere una licenza di Pubblica Sicurezza, che deve essere richiesta alla Prefettura del territorio in cui si vuole stabilire la propria sede, dimostrando di avere tutti i requisiti necessari, e l’iscrizione alla Camera di Commercio.

C’è infine la possibilità di lavorare come investigatore privato senza diventare titolare di licenza: in questo casi si avrà la qualifica di collaboratore professionale e si potranno svolgere incarichi investigativi elementari, pur essendo comunque sottoposti a controlli da parte dell’autorità prefettizia per quanto riguarda il corretto esercizio delle proprie funzioni.

Ecco tutti i nostri consigli per diventare un investigatore privato. E voi siete pronti all’indagine?

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