I codici tributo ti consentono di individuare ogni tipo di operazione che si sta facendo con il modello F24. Non è semplice ricordarsi a memoria a cosa corrisponde ogni codice. Per questo motivo oggi cerchiamo di trattare nello specifico uno dei codici più utilizzati, il codice tributo 1001.
Scopriamo insieme che cos’è, per cosa si utilizza e a cosa si riferisce.
ll codice 1001 si usa per il versamento dell’IRPEF ed identifica gli stipendi, pensioni, mensilità aggiuntive, conguagli e trasferte. I soggetti che sono titolari di una di queste attività, ogni mese devono detrarre dalla loro busta paga una ritenuta IRPEF, che per questo si definisce come una ritenuta alla fonte.
Questa trattenuta ha un importo che può variare e verrà poi versata successivamente dal datore di lavoro, attraverso il modello F24. Sarà compito di professionisti, chiamati consulenti del lavoro.
In questo caso il codice tributo che deve essere utilizzato è il 1001 e sul sito dell’Agenzia delle Entrate, potrai trovare le indicazioni dettagliate per quanto riguarda la compilazione del modello F24.
Nel caso di versamento di imposta attraverso il modello F24, coloro che sono titolari di partita IVA possono utilizzare e compilare i moduli per via telematica.
Se non rientri in coloro che sono possessori di Iva, allora puoi utilizzare il modulo cartaceo inserendo il relativo tributo codice 1001.
Questo identifica il versamento IRPEF inerente alle ritenute su retribuzione, mensilità aggiuntive, conguagli, trasferte e pensione.
Questo tributo incide sui soggetti terzi, ad esempio sui lavoratori o sui titolari di pensioni. Per questo motivo è importante rispettare le scadenze. In caso contrario vi sono delle sanzioni, per errato o mancato pagamento secondo i tempi stabiliti dalla legge. Ricorda che per ogni giorno di ritardo vengono applicate delle more.
Anche durante la compilazione del modello F24 bisogna prestare molta attenzione, poiché nel caso di errore è fondamentale sanarlo con un ravvedimento.
Qualora tu non ti accorgessi di questo errore, sarà compito dell’Agenzia delle Entrate recapitare una cartella esattoriale oppure un avviso per la riscossione delle somme dovute e non versate.
Per questo motivo è consigliato affidarsi ad un consulente del lavoro, per la compilazione del modello evitando di incorrere in errori di distrazione. Questo perché il margine di errore è molto alto.
Qualora tu sia venuto meno ad un pagamento, il ravvedimento operoso ti permette di metterti in regola con il versamento delle imposte.
Attraverso il ravvedimento potrai beneficiare di una sanzione ridotta, purchè vengano eseguite prima che siano avviate delle verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate o vengano contestate.
Il costo da versare varia a seconda degli interessi e dei tempi del ravvedimento, oltre che dalla tipologia di violazione commessa.
In sintesi possiamo definire il ravvedimento operoso come uno strumento per deflazionare il contenzioso di natura tributaria.
Il versamento dei tributi può essere effettuato in modo spontaneo effettuando il pagamento degli interessi moratori, dell’importo dovuto e della sanzione in misura ridotta.
Essendo a conoscenza dell’imponibile lordo annuo, bisogna applicare l’aliquota prevista per quello scaglione:
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